Trattare la ritenzione idrica con la Medicina Cinese
La ritenzione idrica, così come la comprendiamo nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), non è solo un fenomeno fisico, ma una manifestazione profonda dell'equilibrio tra Yin e Yang, tra la capacità del nostro corpo di fluire e quella di trattenere. L'acqua, simbolo universale di vita, può diventare un fardello se non è libera di scorrere. Attraverso il linguaggio energetico dei meridiani, la MTC individua le cause profonde e interviene non solo sul sintomo, ma sull'armonia complessiva dell'individuo.
Il simbolismo dell’acqua trattenuta
In MTC, l'acqua è associata all'elemento Acqua, dominato dai reni e dalla vescica urinaria. Essa rappresenta la vita, ma anche l'introspezione e la saggezza. Quando l'acqua si accumula, riflette spesso una stagnazione interna: emozioni non elaborate, stanchezza cronica, o l’incapacità di "lasciar andare". La ritenzione idrica può essere vista come un messaggio del corpo, un invito a riflettere su ciò che tratteniamo inutilmente, sia fisicamente che emotivamente.
Le cause secondo la MTC
Secondo la MTC, la ritenzione idrica può derivare da:
- Debolezza del Qi di Milza: responsabile del trasporto e della trasformazione dei liquidi, la Milza, se debole, permette ai liquidi di ristagnare.
- Stasi del Qi di Fegato: uno stress emozionale può bloccare il flusso del Qi, portando a ristagno.
- Insufficienza dello Yang di Reni: quando i reni non riscaldano adeguatamente il corpo, i liquidi non vengono eliminati.
I cinque punti di agopuntura più utilizzati
1. SP9 (Yinlingquan – Sorgente della collina Yin)
- Localizzazione: sul lato interno della gamba, nella depressione sotto il condilo mediale della tibia.
- Caratteristiche energetiche: punto di eliminazione dell’umidità. Rafforza la Milza e favorisce la trasformazione dei liquidi stagnanti.
- Simbologia: come una sorgente che sgorga dalla terra, SP9 invita a ripristinare il fluire naturale.
2. REN9 (Shuifen – Separazione dell’acqua)
- Localizzazione: sull’addome, 1 cun sopra l’ombelico.
- Caratteristiche energetiche: stimola il movimento dell’acqua nel corpo e aiuta l’eliminazione dei liquidi.
- Simbologia: il nome evoca la capacità di discernere, separare il necessario dal superfluo.
3. KD7 (Fuliu – Ritorno del flusso)
- Localizzazione: sulla faccia interna della gamba, 2 cun sopra il punto KD3.
- Caratteristiche energetiche: tonifica lo Yang dei Reni, stimola il metabolismo dei liquidi.
- Simbologia: rappresenta il ritorno all’armonia e alla capacità di fluire.
4. BL22 (Sanjiaoshu – Punto Shu del Triplice Riscaldatore)
- Localizzazione: 1.5 cun lateralmente al bordo inferiore del processo spinoso della prima vertebra lombare.
- Caratteristiche energetiche: regola il metabolismo dei liquidi, armonizza il Triplice Riscaldatore.
- Simbologia: un ponte tra il cielo e la terra, che armonizza i movimenti energetici.
5. ST28 (Shuidao – Via dell’acqua)
- Localizzazione: 2 cun lateralmente alla linea mediana, al livello del basso addome.
- Caratteristiche energetiche: promuove il drenaggio dei liquidi e allevia la ritenzione idrica.
- Simbologia: la “via dell’acqua” apre il flusso e libera dai vincoli.
Approcci delle discipline olistiche
Anche altre discipline vedono nella ritenzione idrica un fenomeno multifattoriale.
- Ayurveda: individua uno squilibrio nel dosha Kapha, associato a pesantezza e accumulo. Interventi includono l’uso di erbe drenanti e massaggi linfodrenanti.
- Reiki: considera l’accumulo di acqua come un blocco energetico nei chakra inferiori, lavorando per riequilibrare il flusso vitale.
- Yoga: posture come Viparita Karani (posizione delle gambe al muro) e torsioni stimolano il drenaggio linfatico.
Una prospettiva poetica
La ritenzione idrica è una storia che l’acqua racconta: parla di percorsi interrotti, di emozioni trattenute e della necessità di riconciliarsi con il proprio corpo. In MTC, ogni goccia trattenuta è un insegnamento, un invito a fluire con il ritmo della natura. Come il fiume che riprende il suo corso dopo un ostacolo, il nostro corpo chiede di essere ascoltato, affinché il suo equilibrio venga ristabilito.
Conclusione
Curare la ritenzione idrica secondo la MTC non è solo un atto terapeutico, ma un viaggio spirituale verso l’armonia tra corpo e mente. Attraverso i meridiani e i punti di agopuntura, impariamo non solo a guarire, ma a lasciare andare, a riconnetterci con la nostra essenza e con il flusso della vita stessa.
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