Il vuoto dello Yin di Rene

 

Sintomi:

  • Vertigini, acufeni, scarsa memoria, sordità, sudorazione notturna, bocca secca di notte, calore ai 5 centri, sete, dorsalgia, dolore alle ossa, emissioni notturne, stipsi, urine scarse e scure. Acufeni.
  • Vediamo chiaramente tutti i segni del calore interno.
  • POLSO: Galleggiante, vuoto e rapido.
  • LINGUA: Rossa e spellata (eventualmente).

Patologia:

La sindrome è caratterizzata da un vuoto dello yin (per eccesso di yang) e anche da un vuoto di Jing (essenza: super lavoro, stress, invecchiamento, sessualità …. Ecc).

Lo yin in vuoto non produce abbastanza midollo per riempire il cervello: vertigini e acufeni e scarsa memoria.

Le vertigini non sono forti e gli acufeni iniziano gradualmente e spesso hanno il suono dell’acqua che scorre rapidamente.

Il vuoto dello yin di rene esaurisce i liquidi corporei (il troppo calore interno li fa evaporare) che si manifesta con la secchezza: bocca secca di notte, stipsi, urine scarse e scure.

Il vuoto dello yin di rene forma il calore vuoto all’interno dei reni che poi porta calore ai 5 centri e alla sudorazione notturna.

Lo yin in vuoto non trattiene la Wei Qi nel corpo di notte e quindi abbiamo la sudorazione; di conseguenza le preziose essenze Yin fuorescono tramite il sudore di notte.

Il vuoto di Yin di rene scarica il Jing che poi porta a delle scariche notturne di sperma.

Anche la dorsalgia e il dolore alle ossa in generale sono dovuti all’incapacità del Jing di rene di nutrire le ossa.

Eziologia:

  1. Una lunga malattia di un organo: fegato, cuore, polmoni.
  2. Eccessiva attività lavorativa o sessuale che impoverisce il jing di rene.
  3. L’esaurimento dei liquidi corporei che esauriscono lo yin, provocato da una malattia febbrile (eccesso di yang).
  4. Perdita di sangue prolungata (emorragia interna) che danneggia e consuma lo yin.
  5. Troppi farmaci chimici o cinesi che hanno lo scopo di caricare lo yang; dopo un po’ scaricano lo yin.

Trattamento:

Di base bisogna nutrire lo yin di rene.

I Punti:

Ren Mai 4 ( tan tien): 3 pollici sotto l’ombelico.

Senza moxa tonifica il rene, con la moxa lo yin il yang e il jing.

Rene 3:Tra l’apice del malleolo interno e il tendine d’Achille.

Si sente pulsare l’arteria tibiale.

Punto di tonificazione del rene (ottima la moxa o l’ago con la moxa).

Rafforza la schiena e le ginocchia e regola il Qi di fegato.

Rene 6:esattamente mezzo cun sotto la punta del malleolo interno.

Per la precisione è un po’ meno di mezzo cun.

Punto specifico per nutrire lo yin di rene e calma molto lo shen.

Giova alla gola, infatti va molto bene per la gola secca e la sete di notte.

Milza 6:Tonifica il fegato, nutre lo yin del rene e calma lo shen.

Qui come sempre ottima la moxa.

Rene 9: 5 cun sopra rene tre.

Tonifica lo yin di rene; molto efficace in caso di ansia e tensione emotiva.

Anche qui ottima la moxa.

 

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Si ringrazia Felipe Guerra in qualità di autore e fonte delle informazioni tecniche qui descritte.
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Se vuoi avere maggiori informazioni o vuoi venire a conoscerci di persona ed a sperimentare i benefici della Medicina Tradizionale Cinese consulta il calendario degli eventi che si svolgeranno presso l'Associazione "La Ghianda" a Roma, in Viale Appio Claudio  (vicino al Parco degli Acquedotti ed a Cinecittà,  tra la via Appia e la via Tuscolana, facilmente raggiungibile anche con la metropolitana Linea A, fermate Subaugusta o Giulio Agricola) oppure chiamaci (o scrivici su Whatsapp) al numero 320-7883535 (Enrico)

 

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