Si Zhen: l'arte di osservare e capire

 

Nei primi secoli della nostra era vennero definite delle modalità, chiamate si zhen (le quattro auscultazioni), per raccogliere informazioni utili e formulare una corretta diagnosi. Tali modalità sono quelle elencate di seguito.

  1. L’interrogatorio, wèn zhen, è la prima fase dell’esame a cui viene sottoposto il paziente. Il medico pone domande in merito allo stato di salute, all’anamnesi familiare, alle precedenti malattie, alle abitudini alimentari e allo stile di vita (quest’ultimo, molto importante per aiutare il paziente a ritrovare il suo equilibrio psicofisico); non mancano domande mirate per stabilire l’origine e la natura della malattia, e che riguardano quindi le reazioni al freddo e al calore, la sudorazione, il sonno e, per la donna, il mestruo, le perdite vaginali, le gravidanze.
  2. L’ispezione, wang zhen, è il momento in cui il medico osserva attentamente il suo paziente per studiarne gli aspetti morfologici e comportamentali e le relative anomalie. In primo luogo il medico si deve rendere conto dello stato dello Shen del paziente, inteso come stato dello spirito, della coscienza e della vitalità. Valuta, perciò, il suo sguardo, il suo eloquio, la sua vivacità. Se un paziente ha uno sguardo vivo e una coscienza chiara, sebbene malato, guarirà perché il suo Shen è vitale ed è valida la sua energia corretta, zheng qi, e quindi la sua capacità di reagire alla malattia.
  3. La terza fase consiste nell’auscultazione, wén zhen, ovvero nello studio del suono della voce e dei rumori del corpo, e nella valutazione degli odori dell’alito, del sudore, degli escreti; questa parte dell’esame è per lo più trascurata in Occidente.
  4. Si procede infine alla palpazione, qie zhen, delle varie parti del corpo e alla «presa dei polsi». Quest’ultima tecnica è una peculiarità della diagnosi in medicina cinese fin dal III secolo, quando il medico Wang Shuhe pubblicò il Mai Jing o Classico del polso, testo dedicato interamente a questo metodo di diagnosi e che, con lo studio dei 24 polsi, offre per ognuno i sintomi corrispondenti e l’origine delle malattie. Il polso cinese si prende come il polso occidentale, all’altezza dell’arteria radiale. Il polso radiale viene apprezzato per conoscere caratteristiche quantitative, relative alla frequenza e alla regolarità del ritmo, e aspetti qualitativi relativi alle sensazioni tattili di forza, pienezza, ampiezza. Secondo la medicina cinese il sangue che circola nei vasi è in stretta relazione con gli organi e i visceri e quindi ne rileva lo stato fisiologico o patologico. Inoltre, poiché nel polso passano i dodici meridiani collegati a tutti gli organi e visceri, esso è il luogo in cui si può apprezzare lo stato energetico di tali elementi.

Un altro elemento importante da osservare è l’aspetto del viso, in quanto il colorito e la luminosità sono espressione dell’energia e del sangue.

L’analisi del colorito del volto viene fatta applicando la teoria dei Cinque movimenti: il verde corrisponde al fegato e al legno, il rosso al cuore e al fuoco, il giallo alla milza e alla terra, il bianco al polmone e al metallo, il nero al rene e all’acqua.

Segue un esame molto importante e del tutto particolare: l’esame della lingua, dei suoi bordi e della patina che la ricopre; insieme alla presa dei polsi costituisce un aspetto peculiare della diagnostica cinese, la quale considera tutti gli organi e i visceri in relazione diretta o indiretta con la lingua attraverso i rispettivi meridiani (per esempio la punta della lingua è espressione dello stato del cuore e dei polmoni). In generale, si può affermare che il corpo della lingua dà informazioni sullo stato del sangue, la patina su quello dell’energia, e che quindi l’osservazione della lingua dà informazioni sull’eccesso o il deficit di organi e visceri, dell’energia e del sangue, sul tipo di energia patogena che ha invaso l’organismo e può indicare se la malattia è profonda o superficiale.

Spesso la modificazione del polso precede la manifestazione clinica della malattia, per cui prendere i polsi è il modo migliore non solo per intervenire su malattie già in atto, ma anche per correggere stati energetici di squilibrio che, se non curati prontamente, possono indurre la malattia. Dall’esame del polso si può capire se la malattia è da freddo o da calore, se è in superficie o in profondità, se è da insufficienza o da eccesso.

Solo la sintesi dei dati ottenuti in tutte e quattro le fasi può portare alla formulazione di una diagnosi corretta, perché tali dati permettono di conoscere non solo la disarmonia presente, il deficit energetico di uno o più organi, ma anche le cause remote di questo squilibrio e il modo in cui la malattia può evolvere.

 

Consigli di Felipe Guerra:

Diagnosi del polso: la più importante .
Nell’ascoltare il polso prima bisogna capire se prevale lo yin o lo yang; poi quale è il canale più compromesso.
Il Colloquio:
Ascoltare e annotare tutti i sintomi del paziente, guardare il colorito della faccia e poi confermare il tutto con il tocco del polso .
La relazione con il mondo esterno:
Bisogna sempre pensare che le condizioni climatiche esterne influenzano molto il funzionamento dei nostri organi interni; per esempio:
se fuori il clima è bello e il sole è raggiante allora anche l’energia interna sarà abbondante e piena; ma se al contrario fa freddo ed è nuvoloso l’energia tenderà ad essere stagnante .
Quindi ne risulta la regola : non pungere se fuori fa troppo freddo e non fare la Moxa se fuori fa troppo caldo .
Il medico deve conoscere bene le condizioni climatiche esterne per favorire la guarigione interna del suo paziente .
Guardare lo spirito:
Il grande medico capisce la natura della patologia solo guardando il paziente; ne comprende il suo spirito la sua origine e la sua fine .
Guardare la pelle:
La pelle riflette il funzionamento di tutto l’organismo.
Ogni porzione di pelle corrisponde a organi, visceri con il loro psichismo.
Quindi dove passano i 12 meridiani,in quelle porzioni di pelle se troviamo delle anomalie allora l’organo o viscere corrispondente starà vivendo una disarmonia.
Sulle zone di passaggio dei meridiani si fa terapia, diagnosi e prevenzione.
In queste porzioni di pelle troviamo un po’ tutto quello che è l’essere.
Energia,psichismo,organica,struttura e molto di più.
Nella scuola vietnamita la lettura dei nei è fondamentale per comprendere cosa succede.
Se abbiamo un attacco di energia patogena esterna (che non è solo quella ambientale, può essere molto diversa e più difficile da trattare) il processo è il seguente: prima viene colpita la pelle,poi il canale corrispondente,poi l’emozione corrispondente (aspetto spirituale) e alla fine l’organo o il viscere.
Il colorito dell’incarnato e i polsi come la lingua sono elementi fondamentali nella diagnosi energetica.
Anche la storia del paziente, a sintomatologia, come la racconta ma qui c’è un problema: spesso il paziente non sa esprimere bene il suo disagio; allora usiamo il suo corpo energetico (con vari metodi) per avere risposte sicure e precise.
Il colore della pelle è (rappresenta) il sole nell’uomo: l’aspetto più yang.
I polsi (diagnosi dei polsi) sono la Luna nell’uomo: l’aspetto più yin.
Colorito e polsi, questa è l’arte del curare.
Durante il colloquio è importante insegnare al paziente ad ascoltare sempre il suo spirito, altrimenti se lo dimentica è la rovina.
BUON LAVORO:

 

Liberamente tratto da https://www.starbene.it/ e dalle indicazioni del Maestro Felipe Guerra il cui sito web di riferimento con video ed audio corsi è: https://www.dragoneromtc.com/

Se vuoi avere maggiori informazioni o vuoi venire a conoscerci di persona ed a sperimentare i benefici della Medicina Tradizionale Cinese consulta il calendario degli eventi che si svolgeranno presso l'Associazione "La Ghianda" a Roma, in Viale Appio Claudio  (vicino al Parco degli Acquedotti ed a Cinecittà,  tra la via Appia e la via Tuscolana, facilmente raggiungibile anche con la metropolitana Linea A, fermate Subaugusta o Giulio Agricola) oppure chiamaci (o scrivici su Whatsapp) al numero 320-7883535 (Enrico) 

 

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