L'autismo e la Medicina Cinese
L’autismo, o disturbo dello spettro autistico, è un universo complesso e variegato, un intreccio di sfumature che sfida la comprensione lineare. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC), con il suo approccio energetico e poetico, offre una visione che va oltre il sintomo per abbracciare l’individuo nella sua totalità. In questo cammino, il corpo, la mente e lo spirito danzano in un equilibrio che, se compromesso, richiede un’attenzione amorevole e consapevole.
Cos’è l’autismo nella prospettiva occidentale e in quella della MTC
La medicina occidentale descrive l’autismo come una condizione neuroevolutiva caratterizzata da difficoltà nell’interazione sociale, nella comunicazione e da comportamenti ripetitivi. La MTC, invece, lo interpreta come uno squilibrio energetico profondo, spesso correlato a deficit o stagnazione di Qi nei meridiani, specialmente quelli del Cuore, del Fegato e della Milza, organi che governano rispettivamente la mente, le emozioni e la capacità di radicamento.
Nella filosofia taoista, l’autismo può essere visto come un’alterazione della connessione tra l’energia celeste e quella terrena. L’individuo sembra spesso ritirarsi in un mondo interiore, isolandosi dalla rete energetica che collega tutte le cose. Questo isolamento simbolico può essere affrontato risvegliando il flusso armonico dell’energia attraverso tecniche che nutrono il Cuore, calmano lo Shen (lo spirito) e liberano i blocchi emotivi.
Cinque punti di agopuntura per il riequilibrio dell’autismo
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Yintang (Il Palazzo della Tranquillità)
Localizzazione: Tra le sopracciglia, al centro della fronte.
Significato simbolico: Questo punto è una finestra verso la quiete interiore. È il luogo dove il Qi mentale si placa e lo Shen può radicarsi.
Caratteristiche energetiche: Stimolare Yintang calma il sistema nervoso, allevia l’ansia e promuove la concentrazione. È spesso usato per bambini con disturbi dell’attenzione o con difficoltà a entrare in contatto emotivo con il mondo. -
Shenmen (Porta dello Spirito, HT-7)
Localizzazione: Sul lato ulnare del polso, nella depressione a livello dell’articolazione.
Significato simbolico: Questo punto apre la porta del Cuore, la sede dello Shen.
Caratteristiche energetiche: È fondamentale per placare l’agitazione emotiva e favorire un senso di connessione con sé stessi e gli altri. Shenmen aiuta a dissolvere la nebbia che avvolge lo spirito. -
Zusanli (Tre Miglia del Piede, ST-36)
Localizzazione: Sotto la rotula, a tre dita lateralmente dalla cresta tibiale anteriore.
Significato simbolico: Un punto che rafforza la radice terrestre, nutrendo il corpo fisico e stabilizzando le emozioni.
Caratteristiche energetiche: Zusanli sostiene la digestione fisica e metaforica, aiutando i bambini autistici a “digerire” stimoli e nuove esperienze. -
Taichong (Grande Assalto, LR-3)
Localizzazione: Tra il primo e il secondo metatarso del piede, a circa due dita dall’intersezione delle ossa.
Significato simbolico: Il punto che libera il Fegato dalla stagnazione, permettendo all’energia di fluire liberamente.
Caratteristiche energetiche: Taichong aiuta a regolare la rabbia repressa e favorisce l’equilibrio emotivo. È indicato per ridurre comportamenti ripetitivi e compulsivi. -
Sishencong (Quattro Punti dello Spirito)
Localizzazione: Quattro punti intorno a Baihui (GV-20), sulla sommità del capo.
Significato simbolico: Questi punti espandono la consapevolezza e collegano l’individuo con l’energia universale.
Caratteristiche energetiche: Ideali per stimolare la lucidità mentale e migliorare la comunicazione, sono spesso utilizzati per favorire il radicamento e il contatto con il mondo esterno.
Simbolismo nelle discipline olistiche e filosofie orientali
Nel buddismo e nel taoismo, l’autismo può essere visto come una manifestazione di uno spirito che cerca una via alternativa per navigare nella vita. La meditazione, il Qi Gong e il Tai Chi possono integrare il trattamento, aiutando a canalizzare l’energia in eccesso e a stabilire connessioni armoniche con l’universo.
L’ayurveda considera l’autismo una perturbazione dei dosha, in particolare del Vata, l’energia del movimento e della comunicazione. Attraverso pratiche come l’abhyanga (massaggio con oli) e il pranayama, si cerca di riequilibrare il sistema.
Nella visione energetica dello yoga, l’autismo può essere associato a uno squilibrio dei chakra superiori, specialmente il chakra della gola (Vishuddha) e il terzo occhio (Ajna). Il lavoro su questi centri energetici favorisce l’apertura della comunicazione e la capacità di relazionarsi.
Conclusione
Curare l’autismo con la MTC è come tessere un arazzo fatto di fili invisibili, in cui ogni punto di agopuntura, ogni respiro e ogni carezza energetica contribuiscono a riportare equilibrio e armonia. È un percorso che richiede tempo, attenzione e amore, ma che, come ogni viaggio, può rivelare panorami di infinita bellezza e connessione.
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