Il Qi ribelle del singhiozzo

Il singhiozzo è un respiro spezzato, un sobbalzo improvviso che interrompe il fluire armonico del nostro respiro. In quel movimento brusco, che ci coglie all’improvviso, si nasconde un messaggio del corpo, un dialogo tra l’interno e l’esterno, tra ciò che si muove senza sosta e ciò che ristagna in attesa di essere liberato. Per la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), il singhiozzo non è soltanto un disturbo passeggero, ma una manifestazione del Qi ribelle, un'energia che anziché scorrere in modo fluido verso il basso, sale controcorrente, come un torrente in piena che vuole risalire la montagna.

La respirazione è il respiro della vita, la connessione diretta con il cosmo e con il nostro essere più profondo. Quando il flusso naturale del Qi nei meridiani si altera, il corpo ci avverte, e il singhiozzo diventa uno di questi segnali. Il Qi del diaframma si ribella, provocando quella contrazione involontaria che porta al classico suono irregolare, a intermittenza tra l’inspirazione e l’espirazione. Ma perché il Qi si ribella? Perché l'energia del corpo si disallinea?

Nella MTC, il singhiozzo è spesso causato da tre principali squilibri energetici: il Qi ribelle dello stomaco, il ristagno del cibo o l’attacco del freddo al Polmone e al diaframma. In ciascuno di questi casi, l'energia che dovrebbe scorrere verso il basso risale, spingendo contro il naturale ritmo respiratorio. Il compito dell’agopuntura è quindi quello di riportare l'energia al suo flusso armonico, calmandola, guidandola e permettendo al corpo di ritrovare il suo ritmo.

Il Qi ribelle dello stomaco: una corrente che si inverte

Il singhiozzo legato allo stomaco si manifesta quando il Qi di questo organo, anziché scendere verso l’intestino, sale verso l’alto. Questo accade spesso a causa di una cattiva digestione, cibi pesanti o emozioni trattenute. Il singhiozzo diventa quindi un modo per espellere ciò che non può essere digerito, sia fisicamente che emotivamente. La MTC ci insegna che c'è sempre una connessione tra il corpo e la mente: ciò che non possiamo "mandare giù" nel nostro cuore può riflettersi nel corpo come una difficoltà a digerire.

I Cinque Punti Chiave di Agopuntura per il Singhiozzo

L’agopuntura offre una soluzione dolce e profonda al singhiozzo, ristabilendo il flusso energetico attraverso l’uso di punti specifici che regolano il Qi, placano il diaframma e armonizzano lo stomaco.

1. Zusanli (ST 36)

  • Localizzazione: Sulla gamba, a tre cun sotto il bordo inferiore della rotula, lateralmente alla cresta tibiale.
  • Caratteristiche Energetiche: Zusanli è un punto maestro per tonificare e armonizzare il Qi dello stomaco. Quando il singhiozzo è causato da un Qi ribelle o da una digestione difficoltosa, questo punto lavora per riportare equilibrio e pacificare l’energia del diaframma.

2. Neiguan (PC 6)

  • Localizzazione: Sulla faccia interna dell’avambraccio, a due cun sopra il polso.
  • Caratteristiche Energetiche: Neiguan è un punto cardine per calmare il Qi ribelle e alleviare il singhiozzo, soprattutto se legato a problemi digestivi o emozionali. Questo punto è profondamente connesso al diaframma e al cuore, aiutando a ridurre lo stress che spesso accompagna il singhiozzo persistente.

3. Shanzhong (CV 17)

  • Localizzazione: Sulla linea mediana del torace, tra i capezzoli, nel quarto spazio intercostale.
  • Caratteristiche Energetiche: Shanzhong, noto anche come "Mare del Qi", è un punto che regola il respiro e l'energia del petto. Quando il singhiozzo è causato da un blocco del Qi toracico o da emozioni trattenute, questo punto aiuta a liberare l'energia stagnante, riportando il respiro a un ritmo naturale e armonico.

4. Jianshi (PC 5)

  • Localizzazione: Sulla parte interna dell’avambraccio, a tre cun sopra il polso.
  • Caratteristiche Energetiche: Jianshi è uno dei punti principali per trattare il singhiozzo cronico. Aiuta a regolare il Qi ribelle e a calmare il diaframma, riportando equilibrio tra cuore, stomaco e polmoni. È particolarmente utile per i singhiozzi causati da emozioni o stress.

5. Taixi (KI 3)

  • Localizzazione: Nella depressione tra il malleolo mediale e il tendine di Achille.
  • Caratteristiche Energetiche: Taixi è il punto maestro del Rene, e in MTC il Rene governa il respiro profondo. Stimolando questo punto, si rinforza l’energia del Rene e si equilibra il flusso respiratorio, aiutando a trattare il singhiozzo associato a debolezza cronica o affaticamento.

La visione del Freddo e del Calore

Un altro aspetto della cura del singhiozzo nella MTC riguarda l’invasione del Freddo o del Calore. Quando il Freddo penetra nei meridiani, soprattutto nei Polmoni e nel diaframma, il respiro può essere alterato, causando il singhiozzo. Il singhiozzo causato dal Freddo è spesso accompagnato da un senso di oppressione toracica, mani fredde e una sensazione generale di pesantezza. Al contrario, il singhiozzo legato al Calore si manifesta con una sensazione di bruciore nel torace o nello stomaco, secchezza della bocca e irritabilità.

In entrambi i casi, l’agopuntura mira a riequilibrare queste energie opposte. Se il Freddo ha bloccato il flusso del Qi, vengono utilizzati punti per riscaldare e liberare i meridiani; se il Calore ha infiammato il corpo, l'obiettivo è quello di raffreddare e calmare l'energia.

Altre discipline olistiche e il singhiozzo

Anche altre discipline olistiche hanno una visione unica del singhiozzo e delle sue cause, spesso in armonia con i principi della MTC. Ad esempio, la medicina ayurvedica attribuisce il singhiozzo a uno squilibrio dei dosha Vata e Pitta. Vata, governatore del respiro e del movimento, può diventare instabile, causando contrazioni involontarie come il singhiozzo. Il trattamento ayurvedico si basa sull'uso di erbe che calmano Vata e raffreddano Pitta, insieme a pratiche di respirazione profonda e rilassamento.

Nella visione del reiki, il singhiozzo può essere visto come un blocco energetico temporaneo nei chakra inferiori, in particolare il terzo chakra (plesso solare), che governa la volontà e la digestione. Canalizzare energia verso questi centri può aiutare a sciogliere i blocchi e ripristinare un flusso armonico.

Anche la naturopatia offre una prospettiva interessante, vedendo il singhiozzo come un segnale di stress o di difficoltà digestiva. I naturopati consigliano tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica e l'uso di oli essenziali calmanti, come la lavanda o la camomilla, per placare il singhiozzo. Le tecniche di digitopressione, in particolare sui punti del diaframma, sono spesso utilizzate per calmare le contrazioni involontarie.

Nella medicina occidentale tradizionale, il singhiozzo viene spesso trattato con rimedi semplici e a volte folcloristici, come bere un bicchiere d'acqua o trattenere il respiro. Tuttavia, quando diventa cronico, può richiedere interventi farmacologici che non risolvono sempre il problema alla radice. Le discipline olistiche, invece, vedono il singhiozzo come un disturbo energetico temporaneo, una piccola interruzione nel grande flusso della vita.

Conclusione

Il singhiozzo, come ogni squilibrio nel corpo, ci ricorda che siamo esseri fatti di energia in continuo movimento.

 

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