Il trattamento dei nove fiori di Ge Hong
Il famoso maestro Taoista Ge Hong propose l’uso di nove punti nel trattamento da lui definito dei “Nove Fiori”, per permetterci di liberare il nostro Cuore dai dolori che inquinano noi stessi e la nostra vita e che, se non risolti, ci costringono alla reincarnazione al fine di superarli.
Ge Hong utilizzo il termine “Fiori” per indicare questi punti probabilmente perché questi punti sono tutti localizzati sull’addome e sul torace e se li colleghiamo attraverso una linea ideale essi disegnano i petali di un fiore.
Secondo altri studiosi, invece, la scelta del termine “Fiori” è più poetica e profonda e fa riferimento all’idea di indicare qualcosa che ci permette di trasformare in un fiore interiore le nostra imperfezioni ed i nostri desideri materiali, che rappresentano il fango e la parte meno nobile della nostra vita.
Il Fiore che sboccia rappresenterebbe quindi la necessità di coltivare noi stessi, concimare ed annaffiare la nostra anima, esporla al sole di giorno e richiuderla di notte, assecondando i cicli naturali per riuscire ad aprirci all’energia del sole e del nostro Cuore.
L’obiettivo del trattamento
L’obiettivo del trattamento è quello di diffondere il Qi dei Polmoni, compiendo il lavoro alchemico di trasformare qualcosa di denso e pesante in qualcosa di luminoso e prezioso.
Idealmente la nuova realtà in cui entriamo è quella in cui ci sentiamo meno vittime, meno spaventati da ciò che è “altro”, “diverso”, diventando meno reattivi e più auto-protettivi.
L’idea di base è quella che spesso nella nostra vita frenetica di tutti i giorni ci ammaliamo a causa di una iper-reattività del nostro corpo: facciamo troppe cose, ci preoccupiamo troppo, viviamo sempre sul filo del rasoio, ci sentiamo sempre sul chi va là ed abbiamo bisogno di essere vigili ed attenti a tutto.
La strategia del trattamento è quella di rilassare il diaframma per non sentirci così chiusi ed oppressi. In questo modo possiamo diventare più saggi e capire quando le invasioni degli eventi esterni e dei nostri sentimenti interni diventano insopportabili per noi, riuscendo a trasformare i pesi che sopportiamo in una spinta alchemica che ci fa progredire verso uno stato di consapevolezza e di crescita personale.
I punti, i nove fiori
Come detto il centro di questo trattamento è rappresentato dal punto CV14 (Ju Que), il punto Mu del Cuore.
Gli altri otto "fiori" sono stati scelti sicuramente per la loro azione energetica più sottile ed emozionale, ma anche per la loro localizzazione (KI21 - You Men, ST19 - Burong, che sono localizzati a livello del diaframma) o a causa della loro capacità di trattare la ribellione del Qi (KI19 Yin Du- e KI23 - Shen Feng).
Si entra in questo processo attraverso il punto KI21 (You men), il cancello misterioso. Questo punto si comporta come un’invocazione a rincorrere il Fegato ad aprirsi verso una nuova percezione della realtà.
Il secondo dei punti utilizzati è ST19 del canale dello Stomaco, che è situato sull’addome ed è un potentissimo punto dal potere alchemico. Ge Hong scelse questo punto proprio per la sua capacità di agire sulle “trasformazioni”. Tramite la sua capacità di sciogliere quel flegma ostinato e costante presente nella nostra vita che è rappresentato da tutti i conflitti e le situazioni che abbiamo intorno e che non possiamo o non riusciamo a risolvere. Non a caso questo punto si trova all’altezza del diaframma, cioè quel muscolo che divide gli aspetti più esterni del nostro corpo da quelli più interni. Quando questo punto si blocca e il grande Luo è pieno non abbiamo più modo di trasformare ed elaborare la nostra realtà esterna, tendiamo a vedere il mondo in un modo come un qualcosa di fisso, immutabile, in cui le cose sono e rimarranno sempre le stesse. Secondo molti insegnamenti taoisti noi possiamo cambiare la nostra percezione del mondo, la realtà e il nostro modo di vivere la vita solo cambiando la nostra percezione di noi stessi nel mondo e questo è proprio ciò che può fare il meridiano dello Stomaco. Quando esso è ben collegato al canale del Rene (gli altri sei punti utilizzati nel trattamento sono tutti sul canale del Rene) ha il potere di influenzare in modo potente i nostro meccanismi mentali e la nostra capacità di vivere e percepire il mondo. Non a caso una parte importante del decorso di questo canale percorre il viso, nutrendo gli organi di senso necessari per percepire il mondo che sono tutti situati in questa zona.
Il punto successivo, KI19 (Yin Du), è la “metropoli dello Yin”, un punto di trasformazione emozionale interna che ci fa chiedere se possiamo vivere nel mondo, nel centro delle attività. Questo punto agisce su noi stessi in un modo molto Yin e non troppo violento, troppo caloroso o troppo reattivo.
Il nome del punto KI23 (Shen Feng) è il “sigillo dello spirito”. La sua azione energetica è rivolta quindi allo Shen, in particolare alla capacità di essere in sintonia con i propositi della vita. Questo punto ha un’azione particolarmente efficace è rivolta verso quello che spesso si definisce “il piccolo Shen”, assicurando la connessione tra Cuore e Rene, Fuoco ed Acqua ed agendo su ciò che è riflesso nel nostro Cuore e rappresenta il percorso di sviluppo della nostra vita, ciò di cui si deve acquisire padronanza, che deve essere conquistato nel corso dell’esistenza ed è quindi legato in maniera forte con la realizzazione del proprio destino.
Il trattamento termina con il trattamento di CV14 (Ju Que), il punto Mu ventrale del Cuore, di cui indica lo stato di salute sia a livello di Yin che di Yang, Il trattamento di questo punto ci garantisce una sorta di auto protezione del nostro corpo che diventa una sorta di fortezza da difendere e preservare.
A livello simbolico quindi il “Trattamento dei Nove Fiori” ci aiuta a prendere qualcosa che nella nostra vita o nella nostra coscienza non siamo capaci di trasformare (ST19) ed utilizzarlo attraverso le nostre esperienze di vita per rivitalizzare il nostro Shen (KI23).
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