Cura della calvizie in Medicina Cinese
La calvizie, tanto temuta e diffusa, non è solo una questione estetica ma un segnale profondo che il corpo ci invia, un sussurro delle energie interne che si sbilanciano e cercano un nuovo equilibrio. La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) si avvicina a questo problema non con un approccio superficiale, ma con la saggezza millenaria di chi guarda alla persona nella sua interezza, riconoscendo che i capelli non sono semplicemente filamenti di cheratina, ma espressioni tangibili dello stato del sangue, dell’energia vitale (Qi) e dell’equilibrio tra i meridiani.
Il linguaggio dei capelli secondo la MTC
Secondo la MTC, i capelli sono strettamente connessi all’energia del Rene e alla qualità del sangue, che è veicolato dal Fegato. Quando l’energia dei Reni si indebolisce, o quando il sangue non circola correttamente a causa di blocchi nei meridiani, i capelli ne risentono, diventando fragili, sottili, o cadendo. Questo è spesso il segno di un vuoto di essenza (Jing), o di uno squilibrio tra Yin e Yang. La calvizie non è altro che l’ultimo grido di un corpo che chiede di essere riportato al suo flusso naturale, al ritmo che unisce cielo e terra, interno ed esterno.
I cinque punti di agopuntura per la cura della calvizie
L’agopuntura, in questo viaggio verso la riconquista dell’equilibrio, svolge un ruolo centrale. Utilizzando i sottili aghi per stimolare i punti lungo i meridiani, essa favorisce la circolazione del Qi e del sangue, rinforza il Jing e tonifica i Reni. Ecco cinque punti comunemente utilizzati nel trattamento della calvizie, ognuno con la sua specifica funzione energetica:
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Baihui (GV-20): Localizzato al vertice del cranio, Baihui è un punto che connette il Cielo e la Terra, riunendo tutte le energie Yang del corpo. Stimolare Baihui favorisce la circolazione del Qi ascendente verso la testa, nutrendo i capelli e tonificando il Jing. È spesso usato per rinvigorire il cuoio capelluto e favorire la crescita dei capelli, specialmente quando la caduta è legata a debolezza del Qi o a vuoto di essenza.
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Shenshu (BL-23): Questo punto, situato a livello della vita, sulla parte bassa della schiena, è la chiave per tonificare i Reni. Come fonte principale del Jing, i Reni giocano un ruolo cruciale nella salute dei capelli. Tonificare Shenshu aiuta a rafforzare l’energia del Rene, nutrendo l’essenza e prevenendo la perdita di capelli dovuta al suo indebolimento.
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Zusanli (ST-36): Localizzato sotto il ginocchio, Zusanli è noto per il suo effetto tonificante generale. È un punto che rafforza l’energia del Qi e promuove la produzione di sangue. Stimolare questo punto aiuta a migliorare la circolazione del sangue verso il cuoio capelluto, nutrendo i follicoli e favorendo la crescita dei capelli, specialmente in casi di caduta dovuta a carenze nutritive o anemia.
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Sanyinjiao (SP-6): Situato sulla gamba interna, questo punto è conosciuto per bilanciare il Fegato, la Milza e i Reni. Questi tre organi sono fondamentali per la produzione e la circolazione del sangue e per la salute del Jing. Sanyinjiao è utile nei casi di calvizie legata a stress e squilibri emotivi, che influenzano il Fegato, o a problemi digestivi che indeboliscono la Milza.
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Fengchi (GB-20): Localizzato alla base del cranio, Fengchi è un punto eccellente per favorire la circolazione verso la testa. Quando c’è stagnazione di Qi o sangue a livello del cuoio capelluto, i follicoli non vengono adeguatamente nutriti, causando la caduta dei capelli. Fengchi aiuta a rimuovere i blocchi e a far fluire liberamente l’energia.
Il flusso dell'energia e la visione olistica
La MTC non si limita a trattare il sintomo della caduta dei capelli. Guarda oltre, cercando di riequilibrare le radici energetiche che causano questo squilibrio. Oltre all’agopuntura, erbe specifiche vengono utilizzate per nutrire il Jing, tonificare il sangue e rinforzare i Reni e il Fegato. Formule come il “Liu Wei Di Huang Wan” o il “He Shou Wu” sono prescritte per stimolare la ricrescita dei capelli e rivitalizzare l’energia interna.
Ma la MTC non è l’unica disciplina olistica che si occupa della calvizie. Anche altre pratiche, come l’Ayurveda, la Riflessologia e l’Aromaterapia, offrono il loro contributo. Nella visione ayurvedica, la caduta dei capelli è spesso vista come un segno di squilibrio del dosha Pitta, associato al fuoco e al metabolismo. L’Ayurveda consiglia trattamenti a base di oli come l’olio di Amla o Bhringraj per nutrire il cuoio capelluto e calmare Pitta.
La Riflessologia, invece, interviene stimolando punti specifici sui piedi e sulle mani che corrispondono alla testa e al cuoio capelluto, favorendo una migliore circolazione energetica. L’Aromaterapia utilizza oli essenziali come rosmarino, menta piperita e lavanda, noti per le loro proprietà stimolanti e rigeneranti per i follicoli.
Una chiamata all'ascolto interiore
La calvizie, nella visione olistica, è molto più di un semplice segno esteriore di invecchiamento o stress. È un invito a guardarsi dentro, a riscoprire il flusso dell’energia vitale e a riequilibrarla. La perdita dei capelli può diventare l’occasione per un viaggio di riconnessione con se stessi, di ritrovamento dell’armonia tra corpo e spirito, tra Terra e Cielo.
Seguendo i principi della MTC, questo percorso di guarigione non si limita a restituire ai capelli la loro forza e vitalità, ma ci porta a comprendere che siamo parte di un sistema più vasto, dove ogni piccolo squilibrio è una danza tra Yin e Yang, una musica che, se ascoltata con attenzione, può guidarci verso una vita più equilibrata, più piena, e più consapevole. I capelli, alla fine, diventano il simbolo di un viaggio più profondo, quello verso l’integrazione del corpo e dell’anima.
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